Adempimenti ambientali - Settore acque

La normativa nazionale
La normativa nel settore della tutela delle acque è fondamentalmente rappresentata dal recente D.lgs n°152 del 11 maggio 1999, modificato dal Dlgs n°258 del 18/8/00, che costituiscono le nuove leggi-quadro sull'inquinamento idrico. Tali decreti riordinano la normativa del settore, recependo numerosi provvedimenti della Comunità Europea, ma anche abrogando e modificando altrettante numerose norme nazionali, tra cui:

  • la Legge Merli n°319 del 1976.
  • il Dlgs 25 gennaio 1992, n. 130 in materia di qualità delle acque dolci per l'idoneità della vita dei pesci;
  • il Dlgs 25 gennaio 1992, n. 132 in materia di protezione delle acque sotterranee;
  • il Dlgs 27 gennaio 1992, n. 133, in materia di scarichi industriali di sostanze pericolose nelle acque.

Il D.lgs 152/99 si è ispirato ai nuovi principi comunitari sulla tutela delle acque, ossia il concetto di tutela integrata da attuare attraverso la definizione non solo di limiti di emissione, ma anche di qualità ambientale dei corpi idrici e per le acque a specifica destinazione.

La nuova normativa fornisce una nuova e precisa definizione di scarico: «qualsiasi immissione diretta tramite condotta di acque reflue liquide, semiliquide e comunque convogliabili nelle acque superficiali, sul suolo, nel sottosuolo e in rete fognaria, indipendentemente dalla loro natura inquinante, anche sottoposte a preventivo trattamento di depurazione.» Sono esclusi i rilasci relativi alle dighe di cui all'art.40 (titolo III) e vengono distinti in relazione oltre che alla provenienza (civili, industriali) anche al luogo di immissione (acque superficiali, suolo, sottosuolo, reti fognarie). Tutti gli scarichi necessitano di autorizzazione e devono rispettare i limiti fissati all'allegato 5 del Dlgs 152/99. Le Regioni potranno stabilire limiti diversi, ma per le sostanze di cui alle tabelle 1,2, 5, 3A i nuovi limiti non potranno essere inferiori a quelli indicati dalla norma nazionale.

Altre definizioni utili:

acque reflue domestiche acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche
acque reflue industriali qualsiasi tipo di acque reflue scaricate da edifici od installazioni in cui si svolgono attività commerciali o o di produzione di beni, diverse dalle acque reflue domestiche e dalle acque meteoriche di dilavamento
acque reflue urbane acque reflue domestiche o il miscuglio di acque reflue domestiche, di acque reflue industriali ovvero meteoriche di dilavamento convogliate in reti fognarie, anche separate, e provenienti da agglomerato